Bisogna alzare gli occhi, in queste sere limpide, per immergersi nella immensità del cielo, sprofondare nel blu e… rimanere folgorati dalla luce di Venere.
Chiamato fin dall’antichità “stella del mattino” o “stella della sera”, è l’oggetto naturale più luminoso nel cielo notturno, dopo la Luna.
«Anche se è compreso nella fascia di abitabilità della stella Sole, ed è definito il “pianeta gemello” della Terra, cui è molto simile per dimensioni e massa, Venere sembra essere decisamente inospitale con la sua temperatura stimata intorno ai 600° C. L’atmosfera è costituita principalmente da anidride carbonica, molto più densa di quella terrestre, che crea un imponente effetto serra.
E sono lunghi i roventi giorni di Venere… la rotazione è molto lenta e un giorno dura circa 243 dei nostri» racconta Federico Manzini, astronomo magentino, che scruta la volta celeste da quando aveva 14 anni, e che collabora ora con l’osservatorio di Asiago ed è responsabile scientifico dell’osservatorio di Tradate.
Di Venere si è parlato tanto nella fantascienza di tutti i tempi, ma come non ricordare almeno quando, durante la trasmissione di “La guerra dei mondi”, celebre sceneggiato radiofonico, interpretato da Orson Wells e trasmesso il 30 ottobre 1938 negli Stati Uniti dalla CBS, si scatenò il panico. Molti radioascoltatori, nonostante gli avvisi trasmessi prima e dopo il programma, non si accorsero che si trattava di una finzione credendo che stesse veramente avvenendo uno sbarco di extraterrestri ostili.
«Ogni due anni e mezzo Venere si avvicina alla Terra ma ogni 40 anni ancora di più. Nel mese di marzo questo sta accadendo: Venere sarà tra i 51 e i 44 milioni di chilometri di distanza dal nostro pianeta (circa 100 volte la distanza tra la Terra e la Luna)» dice ancora Manzini, con il quale stiamo cercando di organizzare a Morimondo, su quella bella terrazza naturale che sovrasta la valle del Ticino, una serata con telescopio e musica, per giocare con le stelle.
Anche se lo splendore di Venere è dovuto al fatto che il pianeta è ricoperto da una spessa coltre di nubi, che riflettono ben il 76 % della luce solare, questa sfera porta pur sempre il nome della dea della bellezza e dell’amore… alzate gli occhi dunque in questi primi giorni di marzo, lei sarà là a Ovest ad aspettarvi. Luminosissima.
Paola Mazzullo
www.paolamazzullo.it
Pubblicato su Ordine e Libertà il 10 marzo 2017, pag. 21