Sono arrivati dalle acque del Naviglio, traportati sul battello, Monsignor Carlo Faccendini Abate di Sant’Ambrogio, Sua Eccellenza Monsignor Erminio De Scalzi già Abate di Sant’Ambrogio, il parroco di Robecco Don Emanuele e Don Silvio accompagnati dai chierichetti. Sono arrivati su quel Naviglio che ancora oggi rende fertili e coltivabili i nostri campi; quel Naviglio che sottolinea le tradizioni di un territorio legato l’agricoltura. Così come lo ricorda il titolo di questa 106° fiera di San Majolo “Vivere la campagna, sviluppo e tradizione”.
La processione, preceduta dal corpo bandistico di Santa Cecilia, si è fermata sulla soglia della chiesetta dedicata al santo titolare della fiera; taglio del nastro tricolore e saluti delle autorità per inaugurare ufficialmente la Fiera. Il sindaco Fortuna Barni ha ricordato come: «Il mondo contadino è stato portatore, e continua a esserlo, di valori che forse abbiamo dimenticato ma che vale la pena riportare in vita. Non solo per farne memoria ma perché tornino a rivivere nella nostra quotidianità. Nelle campagne c’erano si povertà e fatica ma c’erano anche valori che oggi sembrano sopiti: la parola data, il senso degli affetti, della comunità, del rispetto, la solidarietà che ci rendeva tutti un po’ più umani. Valori che possono aiutarci a realizzare una società migliore». Sua Eccellenza Monsignor Scalzi ha sottolineato come sia fondamentale tornare a dimostrare amore per il creatore, il creato e le creature; per vivere in pace nel mondo e nel nostro bellissimo territorio. Poi il corteo si è mosso verso il portico d’ingresso di Villa Terzaghi, per la benedizione del quadro della Madonna restaurato dagli “Amici da la Priàa”.
«Abbiamo deciso di esporre il dipinto in questo luogo per rimarcare la devozione per la Madonna da parte degli abitanti della via San Giovanni. Inoltre questo è un punto di passaggio e ci auguriamo che le persone possano rivolgere un pensiero e una preghiera alla Madonna che da qui veglia anche su quei bimbi che, tutti i giorni, passano sotto il portico per raggiungere la scuola materna» ha detto il presidente dell’associazione.
Paola Mazzullo
Pubblicato su La Libertà del 4 maggio 2018