Senza il divertimento lo sport perde sapore…

Giro d'Italia ciclismo campioni

Senza il divertimento lo sport perde sapore. Amo il ciclismo per il senso di libertà che regala, per la possibilità che offre di muoversi e vedere panorami mozzafiato…“; con queste parole Andrea Noè accompagna il racconto dell’esperienza di quelle due ruote legate alla sua vita e ai suoi 19 anni di attività da professionista. Uscirà a breve il libro “Una vita da gregario” nato dalle parole di Andrea e curato da Andrea Ballocchi, giornalista freelance e ciclista appassionato, ideatore e curatore della rassegna ciclo-letteraria “Meditazioni in Sella” e autore anche del manuale “Manutenzione della bicicletta”.

Non è una biografia sul campione robecchese di bici su strada, nato nel 1969 e due volte vincitore della maglia rosa al Giro d’Italia; ma è una sorta di compendio, diviso per argomenti, che dalla A alla Z, riporta curiosità, aneddoti, foto e ricordi, ma anche consigli su come affrontare gli allenamenti o situazioni critiche. Ed è attraverso i ricordi di Noè, dagli esordi amatoriali fino alla nascita dell’associazione Brontolo Bike, che si snoda anche la storia del ciclismo e dei ciclisti, con la loro professionalità di sportivi, ma anche la loro carica di umanità.

Il libro, pubblicato a cura dalla casa editrice magentina La Memoria del mondo, sarà presentato al pubblico il 1 dicembre, al cineteatro Agorà di Robecco sul Naviglio.

Parte del ricavato delle vendite andrà in beneficenza, perché Andrea ha scelto di devolvere i suoi compensi a favore delle popolazioni colpite dai recenti sismi.

E’ stato il campione italiano Vincenzo Nibali a scrivere la presentazione del libro, amico ed ex compagno di team di Andrea Noè, dice: “Il gregario in squadra è un ruolo davvero prezioso. Andrea l’ha interpretato nel modo migliore, per vari campioni e anche per me. Ricordo la sua presenza in squadra non solo in gara, ma anche in ritiro e nei momenti senza bici“. E prosegue con il racconto del loro rapporto di amicizia, di ieri e di oggi.

Andrea Noè sottolinea: “Salgo in sella ormai da tanti anni, sempre con la voglia di divertirmi, di mettermi in gioco da solo o con amici e compagni. E ogni volta è un’emozione particolare. Con questo libro spero di trasmettere un po’ della mia passione per le due ruote, per questo mezzo così semplice eppure capace di far divertire, ma anche di mettere chiunque nelle condizioni di conoscere meglio se stesso“. Andrea, infatti, che nella sua carriera ha raggiunto tanti traguardi, ora si dedica agli amatori del ciclismo, con sua associazione Brontolo Bike.

Poi Andrea, alla lettera P – come Pantani, parla di un altro grande ciclista: “Tutti conoscono l’atleta Pantani ma pochi hanno avuto modo di apprezzarne la sfera intima, poiché era schivo e timido, ma era una persona carica di umanità. Ho un ricordo molto dolce di una sera al ristorante durante la quale mia figlia Camilla, stanca di stare a tavola, uscì in giardino e Pantani la raggiunse per non lasciarla sola e iniziò a giocare a palla con lei”.

Tra le pagine anche il ricordo della prima maglia rosa, vinta nel 1998, proprio nel giorno del compleanno della moglie Simona Cameroni, e a lei dedicata; poi l’emozione dell’altra maglia vinta nel 2007. Poi Davide, il fratello tanto amato e scomparso prematuramente nel maggio 2015, con cui ha condiviso la passione per la bicicletta.

Roberto Bettini, che ha catturato immagini bellissime della storia del ciclismo, ha corredato la carrellata storica con i suoi scatti.

Ho amato questo sport anche nei momenti più difficili, nelle cadute, nei ritiri e nelle sconfitte. Lo amo tuttora, praticandolo come amatore e condividendolo con i miei compari di sgambata- dice ancora Andrea, che poi conclude – … perché il ciclismo è lo sport più bello del mondo; è l’unico che ti avvicina alla gente e sa regalare emozioni così forti“.

Giro d'Italia campioni ciclismo Noè

Paola Mazzullo

www.paolamazzullo.it

L’articolo è stato pubblicato su Ordine e Libertà del 18 novembre 2016, pag. 38