Sabrina Tuzi ha una volontà di ferro: sceglie, nonostante le difficoltà logistiche, di frequentare la scuola alberghiera Ipstar di San Benedetto del Tronto. E a 14 anni, per 5 anni, prende il pulmann alle 5,45 che da Montottone la porterà a Fermo, Porto S.Giorgio e poi a San Benedetto a scuola, dopo aver cambiato 3 mezzi di trasporto. Nei pomeriggi senza scuola e nel week end lavora ai fornelli in diversi ristoranti della zona, poi corre a casa a studiare.
“L’ho sempre vista studiare e lavorare a testa bassa, senza sosta, con costanza e determinazione- dice di lei Sigismondo Gaetani proprietario della Degusteria del Gigante dove Sabrina Tuzi è Chef da 8 anni- e l’ho voluta con me per un progetto innovativo nella nostra terra marchigiana; sono felice delle sua capacità di trasformare i prodotti della nostra regione in assolute emozioni culinarie”. Sabrina viene da una famiglia di agricoltori, che le hanno insegnato l’amore per la terra, per un’alimentazione sana, fatta di prodotti genuini, gli stessi che Gaetani vuole utilizzare nella sua Degusteria, dove si occupa personalmente di selezionare piccoli produttori del territorio attenti alla qualità.
Dopo aver giocato da bambina a fare il cuoco con i pentolini delle bambole, finalmente all’età di 7 anni, la nonna la invita a tirare con lei la sfoglia per le tagliatelle: un momento davvero speciale e indimenticabile per lei.
Dice di essere golosa la chef Tuzi, principalmente di alimenti salati; i sui piatti preferiti sono le minestre, le zuppe, i passati. “A casa é la mamma che cucina ancora per tutta la famiglia, e quando mi chiede cosa desidero mangiare, la mia risposta è sempre la stessa: mamma ti prego preparami il minestrone! Mi fa sentire a casa, coccolata; mi fa ritrovare i sapori e i profumi che hanno accompagnato la mia infanzia”.
Le verdure di casa sua, che ha tanto amato, ora le coltiva insieme a Gaetani nel piccolo orto della Degusteria, utilizzando anche sementi antiche. “Ciò che per noi è importante, è non disperdere le conoscenze e i principi che sono stati alla base della vita rurale e che hanno dato vita alla grande agro-biodiversità che ha caratterizzato la nostra terra” dice Sabrina; Gaetani collabora con “Orto Antico” un orto botanico dove si coltivano migliaia di piante edibili rare, dove si cerca di salvaguardare la biodiversità di frutta e ortaggi che rischierebbero l’estinzione.
Sabrina è passata dagli insegnamenti di Piero Crescenzi del Messer Chichibio, a quelli di Niko Romito nel ristorante Reale a Rivisondoli, ai corsi sui primi piatti con Italo Bassi e sui dolci con Loretta Fanella per arrivare alla Degusteria del Gigante; a Expo 2015 per Identità Golose rappresenta la regione Marche nell’ambito dell’evento “Identità di Pasta”, e per il Consorzio dei vini Piceni ha realizzato alcuni piatti particolari come il suo profumato coniglio in porchetta, il panino con la coppa di pesce azzurro e i maccheroncini di Campofilone alle erbe spontanee, stracchino e guanciale.
E’ stata selezionata da Carlo Cracco per il fuori Expo “Ambasciatori del Gusto” all’Ex Convento dell’Annunciata di Abbiategrasso dove ha presentato “Che piacere l’autunno, spontaneo e piccante: raviolo verde con gorgonzola piccante e limone candito e Mont blanc di castagne, alloro e gorgonzola”.
Marocco, Tunisia, Egitto, Turchia: Sabrina Tuzi ha viaggiato a lungo e i profumi e i sapori forti delle terre arabe le ispirano contaminazioni con i prodotti marchigiani; ama recuperare i sapori di una volta e renderli attuali creando ricette insolite, con abbinamenti fantasiosi. Alimenti che di solito non stanno nello stesso piatto, con lei si danno la mano: gelato al finocchio con gelatina di arance e caramello di olive nere, tanto per citare uno dei suoi pezzi forti. La sua ricetta per l’aperitivo con la patatina San Carlo unisce maionese di soia con alici, rapa rossa, spinacino e sale al melograno (un’altra delle spezie conosciute ad Istanbul).
Arte nel piatto e arte nel corpo: Sabrina Tuzi prima di essere una chef a tempo pieno, amava ballare soprattutto il tango “ma questo sembra appartenere ad una vita precedente -dice- lavorare in cucina mi è sempre piaciuto moltissimo e ora assorbe tutte le mie energie: non c’è più tempo da dedicare ad altre attività; quando sono in cucina mi prende una gran gioia dentro e cresce la voglia di fare sempre di più, di sperimentare ancora; non conto mai le ore di lavoro”.
Un aspetto della vita precedente che la chef Tuzi, però, non riesce proprio ad abbandonare é la passione per la musica; una passione che condivide con Gaetani, pianista per diletto e amante del cibo per professione.
Il musicista preferito di Sabrina? Vasco Rossi con l’indimenticabile “Stupendo”.
I rapporti umani, per la Chef Tuzi, sono sempre in primo piano, tanto che dell’ inaspettata esperienza abbiatense dice “ho conosciuto molta gente, stretto nuove amicizie, collaborato con tanti giovani provenienti da tutta Italia: questa è una delle cose più appaganti”.
Paola Mazzullo
L’articolo è stato pubblicato su La Libertà del 16 Ottobre 2015, pag. 16