Il laboratorio musicale “Daniele Maffeis” di Abbiategrasso il 12 giugno presso l’ex-convento dell’Annunciata ha messo in scena “Quintettando” con il patrocinio del comune di Abbiategrasso e la collaborazione di Cascina Caremma, Birra del Parco, Terre dei Navigli che hanno imbandito un ricchissimo buffet di pasta fredda e insalate di orzo, farro e verdure crude di produzione della cascina, quiche integrali, salame crudo crespone e coppa stagionata; e i pani sono stati prodotti con farine della Cascina e cotti in un forno del 600!
“Quello di oggi è un concerto in cui il pubblico potrà ascoltare cinque formidabili musicisti, diversi per formazione, attitudini, sensibilità ma uniti dalla convinzione che la buona musica, la grande musica, va al di là dei generi e attraversa mondi geografici e culturali” a parlare è Fabrizio Tassi che, in veste di presentatore ha una parola per ciascun musicista: Emanuele Rossi alla viola, membro stabile dell’Orchestra e della Filarmonica del Teatro alla Scala di Milano; Gino Zambelli uno dei migliori fisarmonicisti italiani che collabora dal 2010 con i solisti della Scala di Milano (e che ha suonato con Nicola Piovani, Francesco de Gregori, Peppe Servillo); Virgilio Monti al contrabbasso che collabora con orchestre sinfoniche è ha inciso un cd con i Gotan Project; Giuseppe Cacciola, percussionista al Teatro alla Scala dal 1985, che ha girato il mondo con il musical West Side Story; e Michele Fagnani, fondatore del Laboratorio Maffeis. Michele suona la chitarra da quando aveva 3 anni, è stato allievo di Antonello Ghidoni, ha vinto numerosi concorsi nazionali e ad Abbiategrasso è conosciuto come formidabile docente di chitarra.
Cinque musicisti che non vogliono uniformarsi ad un repertorio abitudinario, ma spaziare al di fuori dei loro consueti ambiti musicali per creare un sound unico e contemporaneo: dal Teatro alla Scala ai caffè di Buenos Aires, dalle rigorose interpretazioni di Bach alle improvvisazioni di Chick Corea.
Nel concerto di “Quinquettando” hanno unito le loro voci strumenti diversi per origine e carattere: la chitarra e la marimba, il contrabbasso, la viola e la fisarmonica, in una contaminazione di generi ed epoche.
“La parola contaminazione è un po’ abusata ma qui diventa un progetto culturale preciso – racconta Michele Fagnani- vogliamo sperimentare idee, emozioni, formule sonore, ispirazioni, capaci di dialogare tra loro, pur provenendo da universi musicali differenti; ci affidiamo all’estro e all’improvvisazione”.
E Fabrizio Tassi aggiunge:“Non dimentichiamo quanto è stato importante l’organista Daniele Maffeis per la città di Abbiategrasso, dove ha composto alcune delle sue opere più famose, ha suonato l’organo in Santa Maria Nuova e ha ideato operette per ragazzi insieme a Monsignor Palestra, compiendo un lavoro di tipo pedagogico ed educativo formidabile. La musica forma, apre la mente, allena la sensibilità e il gusto per la bellezza”.
Poi è silenzio e… parla la musica.
Paola Mazzullo
L’articolo è stato pubblicato su Ordine e Libertà del 17 giugno 2016, pag. 20