Modellini in mostra, turisti in città

Conclusa l’avventura 2016 – dicono felici Giancarlo Melles e Massimo Palandri, organizzatori della mostra– e ora pensiamo già all’edizione 2017. Gli apprezzamenti da parte delle tante associazioni modellistiche presenti ci hanno resi orgogliosi e in più abbiamo avuto anche la soddisfazione di aver fatto conoscere la nostra città a coloro che ci hanno raggiunto da tutta Italia, che hanno visitato la città e pranzato nei ristoranti abbiatensi. Visto il clima di generale soddisfazione, siamo certi che torneranno da turisti nella nostra zona, non solo per la Mostra!”.

Due le conferenze organizzate in concomitanza con la mostra; nella prima il dottor Enrico Macchi ha parlato della medicina e dell’alimentazione al tempo della prima guerra mondiale. Nelle diapositive alcuni dei volti degli oltre 5.500.000 soldati italiani mobilitati. Tra immagini del fronte, di ranci consumati in trincea il dottor Macchi ha raccontato come venivano preparati i pasti nelle cucine da campo delle retrovie per poi essere trasportati, con le casse di cottura, di notte per ore e ore, fino alle trincee; ha raccontato di come e quando è stato inventato il cibo in scatola. Ma ci sono anche fotografie di sale operatorie da campo e cassette sommarie di pronto soccorso, in cui oltre alla tintura di iodio e alle seghe per le amputazioni non c’era molto altro a disposizione degli 8000 ufficiali medici in servizio, che hanno aiutato a sopravvivere e a morire i soldati, condividendone la sorte: “Si stima siano 400 i medici morti al fronte e altri 320 chiusero gli occhi nel silenzio degli ospedali” ha detto il dottor Macchi e si sofferma su quegli 80.000 casi registrati di psicosi traumatica accusata dai soldati per lo stress da combattimento.

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L’ingegnere Maurizio Longoni invece ha raccontato l’evoluzione della tecnica dei motori e dei modelli di idrovolanti negli anni della coppa Schneider dal 1913 al 1931, illustrando le prestazioni tecniche e gli incrementi di velocità. Tra grafici e percentuali sono spuntate anche immagini di repertorio delle gare e degli aviatori, e di quel Mario Castoldi progettista dell’idrovolante più veloce al mondo, nato, tra l’altro, qui vicino, a Zibido San Giacomo. Al termine delle conferenze anche un fuori programma, con l’intervento prezioso di Fabio Morlacchi, milanese trasferitosi ad Abbiategrasso, scrittore storico di aeronautica italiana e motori Alfa Romeo, che ha raccontato alcuni episodi e note di colore sulla vita dell’ingegner Mario Castoldi: ”Forse non tutti sanno che Mario Castoldi, che ha progettato l’idrovolante più veloce al mondo (il MC.72) e il caccia italiano più utilizzato nella Seconda Guerra Mondiale (il C.202), aveva paura di volare; è salito su un aereo una sola volta in tutta la sua vita!”.

Nel pomeriggio le premiazioni con il presidente della ProLoco Abbiategrasso, Vittorio Malvezzi; sala del Castello Visconteo gremita e gente in piedi per assistere; impossibile citare tutti i premiati che sono però elencati sul sito www.mostramodellisticaabbiatense.eu

Quel che resta da fare è invece rivolgere a chi di dovere qualche ringraziamento: al Gruppo Alpini di Abbiategrasso, alla locale Scuderia Ferrari Team, all’Associazione Filatelica e Numismatica, al Flying Circus, alla PT System di Trezzano sul Naviglio, al modellista abbiatense Marco Pietrasanta (unico espositore abbiatense che ha anche ottenuto la medaglia di bronzo con il suo Macchi C202) e tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questa prima Mostra Modellistica Abbiatense.

Paola Mazzullo

L’articolo è stato pubblicato su Ordine Libertà del 11 marzo 2016, pag. 16