La fiera agricola regionale di Abbiategrasso è una delle fiere più antiche della provincia di Milano, con la sua 533 edizione; “Una fiera che gli amministratori locali vogliono far tornare a essere vero punto di incontro per gli agricoltori, per promuove e valorizzare la storia e le tradizioni ma anche le innovazioni del settore agricolo locale” dice il sindaco Pierluigi Arrara.
“La fiera è sempre stata un importante momento di aggregazione; serviva per cementare il senso di appartenenza a una comunità e a una storia antica- dice Fortunato Borsani dell’Azienda agricola la Bo.Pa di Robecco sul Naviglio– e oggi continuiamo a venire per tradizione; e anche se tante novità si possono vedere in internet e le vendite avvengono on line, questa resta una buona occasione per incontrare gente del settore, parlare dei cambiamenti in atto in agricoltura, di prospettive e criticità da affrontare”. Un agricoltore dell’azienda zootecnica Angelini di Sedriano confessa che non ci veniva da anni, ma l’edizione 2016 sembra interessante, anche per via dei convegni che sono stati organizzati.
Daniele Porta, dell’Azienda zootecnica Porta di Cisliano, osserva che purtroppo i macchinari in esposizione sono sempre meno, ma che è comprensibile dati i costi degli spostamenti e degli spazi, ed è sicuramente dovuto anche al fatto che ormai ci sono fiere sempre più specializzate in ciascun campo… è il segno dei tempi che cambiano. Qualcuno, scontento, dice invece che viene dato troppo spazio al settore gourmet e alla vendita di prodotti dell’agroalimentare rispetto alle attrezzature e quindi non si può più parlare di fiera agricola.
Il sindaco Pierluigi Arrara sottolinea invece che l’intento dell’amministrazione comunale è proprio quello di ridare uno spazio e una voce al settore agricolo: “Del resto a testimonianza della vocazione agricola del territorio basta contare le 155 cascine, anche se non tutte ancora funzionanti, presenti sul territorio di Abbiategrasso”.
Romina Riboni, vicedirettore generale di Amaga, ricorda che sono state invitate tutte le aziende agricole dell’Abbiatense: “La fiera è pensata proprio per gli agricoltori, per dare loro prospettive nuove e informazioni di settore con cui confrontarsi”. Ecco spiegato anche il perchè dei tre convegni organizzati: acqua, latte, nuovi seminativi. E prosegue dicendo: “Ci piacerebbe anche che, proprio dagli agricoltori e dalle federazioni, arrivassero nuove proposte per sviluppare sempre meglio la fiera, e assorbire così i cambiamenti in atto nel mondo agricolo”.
Sono 32 le aziende agricole del Nord Italia presenti nello spazio espositivo con i loro prodotti alimentari (solo 3 arrivano dal Centro Sud: Toscana, Puglia e Sicilia); 6 le aziende legate alla filiera della canapa; 5 che hanno portato in mostra animali e 5 le aziende agricole/asd che hanno portato i cavalli; 2 le aziende del settore dell’energia rinnovabile; 4 gli espositori di macchine agricole. Tutte e tre le confederazioni del territorio (CIA, Confagricoltura e Coldiretti) sono presenti in fiera.
“Affinché gli agricoltori continuino a trovare la fiera interessante – dice Dario Olivero dell’Azienda Agrituristica Biologica Cascina Isola Maria di Albairate– sono necessari contenuti tecnici elevati e possibilità di confronto con operatori qualificati; ormai sono tante le fiere specializzate per ogni settore merceologico (si pensi a Vinitaly di Verona o Eima di Bologna per le macchine per l’agricoltura) e questa, che è una grande e antica fiera, ha però ancora le dimensioni di una fiera locale benché si stia cercando di ampliare il bacino di utenza e influenza. E’ apprezzabilissimo lo sforzo degli organizzatori di mediare tra esigenze del pubblico richiamato ad Abbiategrasso dalla festa annuale dedicata al Santo Patrono e quelle professionali per gli agricoltori”.
Paola Mazzullo
www.paolamazzullo.it
L’articolo è stato pubblicato su Ordine e Libertà del 21 ottobre 2016, pag. 21