Tutti i cittadini (o almeno molti di essi) vorrebbero poter comunicare velocemente ed efficacemente con la propria amministrazione comunale; spesso però entrando negli uffici diventa difficile trovare la persona giusta che può darci retta, bisogna verificare orari di chiusura e apertura degli sportelli, compilare moduli… e si finisce per rinunciare oppure si inviano lettere e raccomandate di cui spesso non si ha più notizia.
La stessa sensazione devono averla provata quattro studenti dell’Università di Bologna che, nel 2011, hanno deciso di ingegnarsi per trovare una soluzione e innovare il rapporto delle pubbliche amministrazioni con i cittadini: ” Abbiamo creato Comuni-Chiamo perché volevamo fare la nostra parte per aiutare le amministrazioni a mantenere sicure, efficienti e ben manutenute le città” raccontano Gilberto Cavallina, Jacopo Solmi, Matteo Buferli e Jason Boom; della squadra fa parte anche Gloria Neri per il settore comunicazione.
Comuni-chiamo è una piattaforma online grazie alla quale i cittadini possono segnalare in tempo reale al Comune le problematiche che riscontrano nella vita di tutti i giorni; si può scegliere tra undici categorie e, grazie a un sistema di geo-localizzazione, indicare il problema fornendo direttamente la posizione; se lo si desidera, si posso inviare anche immagini e commenti. Le segnalazioni possono essere inviate da smartphone (attraverso un’applicazione disponibile per iOS e Android) o da computer; le comunicazioni vengono poi elaborate dalla piattaforma che, tramite un algoritmo, aiuta il personale dell’Amministrazione Comunale a individuare le priorità e a intervenire direttamente sui problemi che i cittadini ritengono più urgenti.
L’idea di questi studenti è stata premiata nella competizione Social App Italia, ideata dall’associazione Italian Business & Investment Initiative Youth dell’Università Bocconi per premiare il miglior progetto di app a elevato impatto sociale.
Attualmente sono 70 i Comuni in Italia che hanno scelto di usufruire del servizio e sono più di 1900 gli operatori comunali che sono stati formati per gestire i consigli e le segnalazioni dei cittadini attraverso questa piattaforma.
Il contatore di problemi risolti, aggiornato in tempo reale sulla home page del sito di Comuni-chiamo, racconta che più di 50.000 problemi sono stati soddisfacentemente chiusi proprio utilizzando questo software e con un risparmio di tempo di gestione stimato intorno al 30 %.
Il costo di adesione alla piattaforma, che comprende anche la formazione iniziale degli operatori comunali e il supporto continuo nel tempo con tutti i nuovi aggiornamenti, varia in base al numero dei residenti e parte da circa 75 euro mensili.
“Non uno spazio in cui denunciare solo quello che non va, ma uno strumento che facendo leva sulla forza dell’intelligenza collettiva, dia la possibilità ai Comuni di risolvere i problemi che stanno a cuore ai cittadini, in maniera innovativa” sottolinea Gilberto Cavallina.
Tra i 70 comuni che hanno aderito a questa innovativa piattaforma, abbiamo trovato Magenta e Marcallo con Casone.
Per maggiori informazioni www.comuni-chiamo.com
Paola Mazzullo
L’articolo è stato pubblicato su Ordine e Libertà del 25 marzo 2016, pag. 39