Iniziare presto ad appassionarsi alle scienze? E’ possibile, se si ha la fortuna di verificare e scoprire di persona con provette, enzimi ma anche sapone e spazzolini i segreti delle forze naturali, i misteri del corpo umano. Il Museo della Scienza e Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano ha fatto sperimentare ai bambini dell’Istituto Comprensivo Statale di via Papa Giovanni Paolo II di Magenta, due laboratori interattivi: “Energia a portata di mano, per conoscere la termo camera e le sorgenti di calore e “Biotecnologie: D.N.A in tasca”.
E’ la prima volta che i laboratori escono dalla sede milanese del museo per arrivare direttamente a scuola; ed è stato grazie alla collaborazione, nata durante l’organizzazione della mostra InSaffa 2015, tra Patrizia Cerutti, responsabile programmi Scuole e Famiglie del Museo, e l’associazione culturale “UrbanaMente”, che questo primo passo è stato possibile.
Gian Piero Giuli, fiduciario della Primaria “Carlo Lorenzini” di Pontevecchio, ha curato il progetto “Giornata della scienza” che ha trovato posto nel POF delle scuole magentine; e Fabio e Paola, i due animatori del Museo, hanno fatto svolgere agli alunni delle sei classi quinte delle primarie “De Amicis”, i laboratori interattivi (i.lab) per esplorare fenomeni fisici, chimici o processi produttivi.
I bambini sono stati incoraggiati a formulare ipotesi sulla base di esperienze concrete, sono stati guidati a descrivere quanto osservato, a fare esperimenti e giochi di ruolo per scoprire la scienza e re-inventare la tecnica.
«E’ fondamentale avvicinare i bambini alla bellezza dello studio delle scienze e della matematica. Divertendosi si sono impegnati a fondo e, per esempio, in uno degli esperimenti hanno estratto il proprio DNA partendo da un prelievo di saliva, sono così tornati a casa con una provetta e la propria nuvola di acido desossiribonucleico in tasca» ha raccontato GianPiero Giuli. Che grande soddisfazione per i giovani scienziati!
«Vista la riuscita del progetto, l’interesse e la partecipazione dei bambini, auspico che la collaborazione con le Istituzioni e il Museo possa consolidarsi nel tempo, per organizzare attività sempre più mirate alle esigenze didattiche, grazie all’accesso a mezzi e strumenti scientifici adeguati» ha detto Daniela Parmigiani presidente di UrbanaMente.
Paola Mazzullo
www.paolamazzullo.it
L’articolo è stato pubblicato su Ordine e Libertà del 4 novembre 2016, pag. 25