“Un altro piccolo passo in un grande disegno”. Esattamente con queste parole Massimo Lombardo, direttore generale della ASST Ovest Milanese, ha aperto la conferenza stampa di presentazione del B.I.C. (Bassa Intensità Chirurgica), un nuovo servizio di chirurgia ambulatoriale dell’Ospedale “G. Fornaroli” di Magenta, convocata proprio ieri mattina. Il DG prosegue raccontando che il B.I.C. è stato realizzato nell’area che nel 1970 era stata destinata alle prime tre sale operatorie dell’ospedale, poi spostate, nel 1980, nel Corpo F.
Ricorda anche che l’ASST Ovest Milanese raggruppa 4 grandi ospedali: Legnano, Magenta, Abbiategrasso, Cuggiono, che fanno parte di una unica famiglia dal Ticino all’Olona, e che hanno sviluppato ciascuno eccellenze in settori diversi. E che l’ospedale di Magenta accoglie un bacino di circa 250.000 abitanti, più quelli provenienti da altre zone e/o regioni, e svolge un ruolo centrale nel campo delle emergenze.
Presenti anche il sindaco Marco Invernizzi e l’assessore regionale Luca del Gobbo, che hanno sottolineato l’importanza del prendersi cura del malato, con un percorso integrato e globale. Durante la visita al nuovo reparto i medici hanno spiegano che per i piccoli interventi i pazienti non avranno più bisogno di svariati giorni di degenza, non dovranno essere allettati e questo favorisce un benessere maggiore e una ripresa più veloce delle attività quotidiane. “Stessa sicurezza delle sale operatorie, dove si eseguono interventi di chirurgia maggiore, ma con una gestione più snella” – dice il dottor Dante Tunesi chirurgo plastico e della mano.
Il B.I.C. è già attivo dal 1 giugno; vengono effettuati circa 12 interventi al giorno di varie specialità chirurgiche: chirurgia generale e plastica, ortopedia, otorinolaringoiatria, urologia.
Gli spazi Bic sono vicini al blocco operatorio e il servizio dispone anche di una sala per il monitoraggio dei pazienti nel post operatorio.
Antonella Menorella è stata nominata coordinatrice del B.I.C.
Il dottor Giuliano Sarro illustra la tecnologia della nuova sala operatoria che risponde chiaramente agli stessi standard igienici e di sicurezza delle sale operatorie per interventi maggiori, per poi concludere simpaticamente: “E poi abbiamo anche i chirurghi bravi!”
Grazie ai progressi della medicina e della tecnologia e all’allestimento del servizio B.I.C. è possibile gestire i piccoli interventi chirurgici, in regime ambulatoriale e in piena sicurezza per il paziente, consentendo di aumentare il numero di interventi e ridurre così le liste d’attesa e la pressione sui reparti di degenza e sul Pronto Soccorso.
Paola Mazzullo
L’articolo è stato pubblicato su Ordine e Libertà del 1 luglio 2016, pag. 5