Questa sera alle 21, al Cineteatro Agorà di Robecco sul Naviglio, per il secondo appuntamento di musica da camera, della stagione TM2018, potremo ascoltare “Arpe in musica” con “Harpamadeus”, ensemble di arpe fondato e diretto da Simona Marchesi, artista appassionata e versatile. La lezione-concerto propone musiche di Baur, Boccherini, Thomas, Poulenc, Milhaud, Gossec, Galais e Ortiz in un percorso che spazia dall’eleganza del ‘700 alla vivacità del ‘900 per concludersi sui ritmi sudamericani, mettendo in risalto tutte le potenzialità dello strumento.
Sono sette le giovanissime musiciste che compongono “Harpamadeus”; hanno iniziato a suonare questo strumento esigente e complesso, quando avevano quattro anni; hanno vinto concorsi internazionali in Italia e all’estero; hanno suonato a Palazzo Unesco a Parigi, all’Ambasciata Italiana, alle Gallerie d’Italia per Expo 2015. Sono Anna Aguzzi, Francesca Bonomi e Stella Monestier di 21 anni; Laura Colombo di 16, Isabella Cambini di 15, Silvia Capè di 12 e la piccola Angelica Gavinelli di 10 anni; un armonioso gruppo con un invidiabile percorso musicale.
«Serietà e disciplina le caratterizzano, così come talento e generosità. Sono cresciute insieme musicalmente e umanamente. Le piccole aiutate dalle grandi, come buone sorelle. Nel rispetto reciproco, con amicizia» racconta Simona Marchesi che, dopo le lezioni in Accademia, le ha tante volte riunite nella sua casa milanese per prepararle ai concerti e ai concorsi, per abituarle a condividere spazi ed entusiasmo. «Suoniamo insieme nel giardino di casa, percorriamo insieme le strade appassionanti della musica, anche se ciascuna in una direzione propria; proviamo il medesimo piacere nel pizzicare le 47 corde del nostro strumento».
«Sono cresciuta nutrita dalla musica e il mondo dei suoni è stato per me la rivelazione di un lato essenziale della realtà» afferma Simona Marchesi, discendente da una stirpe femminile di musiciste, in una tradizione che risale da nonna e bisnonna, tra canto lirico, pianoforte e viola.
Ha iniziato a suonare il pianoforte a 6 anni con la mamma Antonietta Cassisa e a 11 è passata all’arpa diplomandosi sotto la guida di Maria Oliva De Poli (prima arpa del Teatro alla Scala).
Nella consapevolezza che la musica ha apportato un incredibile arricchimento alla sua esistenza, nel 2005 Simona Marchesi ha fondato, e tutt’oggi dirige, l’Accademia Musicale Amadeus (con sede a Agrate Conturbia e Milano).
«Avvicinare i bambini al mondo della musica non significa semplicemente aiutarli a sviluppare capacità e abilità tecniche o acquisire un nuovo linguaggio con cui comunicare, significa dare loro l’opportunità di ricevere quell’illuminazione spirituale che solo l’arte può offrire; significa accrescere la loro sensibilità e volontà, permettendogli di sviluppare tutte quelle qualità che contribuiscono a renderli liberi».
Figlia del grande cuoco-artista Gualtiero Marchesi, Simona ha contribuito anche a realizzare, nel 2010, la Fondazione che porta il nome del Maestro della cucina italiana, con lo scopo di trasmettere e coltivare il gusto dei giovani per tutte le arti attraverso corsi di musica, pittura e scultura, oltre che laboratori teatrali e culinari.
Stasera sarà il duo formato da Isabella Cambini e Laura Colombo ad aprire il concerto; a loro si uniranno via via le altre arpiste a formare trio, quartetto e ensemble per farci scoprire brani originali, trascrizioni e pezzi tratti dal repertorio popolare sudamericano, fino a travolgerci con l’allegria della Brazileira di Milhaud.
Sarà una lezione-concerto: di musica e d’amore, di storia e poesia legate a uno strumento antico come il mondo.
Io non ho assistito, martedì scorso al Conservatorio Verdi di Milano, all’esibizione di Teo Tronico il robot pianista con 53 dita… chissà se, pur nella perfezione immacolata della sua esecuzione, avrà saputo trasmettere la stessa emozione che promettono le 70 giovani dita delle arpiste di “Harpamadeus”.
Paola Mazzullo
QR Code, da scansionare con lo smartphone, per ascoltare una breve anteprima del concerto.