La bicicletta per viaggiare

Egle Trezzi è tornata a Robecco, da Londra: in bicicletta!!!

1.641 km in bicicletta per tornare a casa: ” Abbiamo pedalato per 21 giorni, dalla porta del mio appartamento in Hackney (un quartiere nella parte nord est di Londra) al cancello di casa dei miei genitori a Robecco sul Naviglio. Abbiamo attraversato La Manica, le Alpi, siamo arrivate al lago Maggiore, abbiamo seguito il Ticino e poi il Naviglio ci ha portato a casa”.

Sono in tre le giovani, avventurose, cicliste. Tre amiche: Egle Trezzi, Susanna Bonometti e Connie Montcann: “Progettavamo il viaggio già da qualche anno, da quando Suna (Susanna) viveva ancora a Londra, dove ci siamo conosciute; ma solo quest’estate siamo riuscite ad attuarlo avendo abbastanza tempo tutte e tre. Viviamo tutte in grandi città e volevamo staccare per un po’ dal grigio e dal cemento di tutti i giorni “.

Europa in bicicletta
La bicicletta per viaggiare

Egle vive a Londra da 8 anni, dove ha studiato fotografia al Goldsmiths College e ora è assistente tecnica; Susanna vive a New York e per arrivare a Londra ha caricato la sua bicicletta sull’aereo ed è volata in Europa; Connie, da Lussemburgo, le ha intercettate arrivando in treno a Pont-a-Mousson.

Londra partenza in bicicletta
Egle Trezzi e Susanna Bonometti in bicicletta

Ho sempre avuto la passione della bicicletta; ho sempre usato la bici quando vivevo a Robecco e ho mantenuto la stessa abitudine anche in una grande città, come Londra. Penso sia il modo migliore per spostarsi; fa bene alla mente, al corpo e all’ambiente” dice Egle.

Macinavano una media di 80 km al giorno, a volte più a volte meno, a secondo della difficoltà della strada, tra salite e discese, con l’aiuto di Google maps/gps sul cellulare per trovare la direzione giusta. “A volte abbiamo utilizzato anche cartine specifiche con indicazione per percorsi ciclopedonali, trovate negli info point dei paesi attraversati o anche grazie ai preziosi consigli di altri biciviaggiatori come noi“.

Hanno viaggiato con la tenda ripiegata e agganciata alle biciclette, hanno dormito nei campeggi; solo tre notti in ostello. Qualche giornata di pioggia l’hanno incontrata lungo il percorso, ma in generale il tempo è stato buono; “Solo una notte, appena finita di montare la tenda, in campeggio, si è scatenato un inferno di pioggia” dice Egle.

Ma in generale siamo state fortunatissime: nessuno ha bucato durante il viaggio! Perché se anche si parte attrezzate per risolvere qualche piccolo inconveniente, poi doverlo fare davvero, diventa una seccatura ” .

Hanno incontrato e conosciuto molta gente durante il viaggio, anche famiglie con bambini; piccoli pedalatori su biciclette agganciate a quelle dei genitori, o nei carrelli al traino, certo su distanze non particolarmente lunghe, ma comunque animati dallo stesso spirito di avventura.

Credo che questo modo di viaggiare sia il futuro. La bicicletta è un mezzo fantastico per muoversi; spero che tutta l’Europa si attrezzi sempre di più, e sempre meglio, con infrastrutture adeguate. Sarebbe bello che fossero creati sempre nuovi percorsi ciclopedonali, che fossero stampate, o caricate sul web, mappe aggiornate, che fossero creati spazi adeguati sui treni, sulle navi, sui battelli, per caricare le biciclette”.

Naturalmente in viaggio è fondamentale anche saper andare d’accordo… “Noi tre abbiamo formato un bel team, ognuna ha messo in gioco le proprie competenze per destreggiarsi durante il viaggio; in generale è stata un’esperienza incredibile, che mi ha permesso di unire due grandi passioni, lo sport e il viaggio, che mi ha disteso la mente, ha messo a prova i muscoli e ha arricchito i miei occhi e il mio cuore con paesaggi stupendi e emozioni grandi“.

Mappa del viaggio in bicicletta
Road Map da Londra

E come sempre accade, dalla propria esperienza positiva scaturisce il desiderio che possa essere condivisa: “Speriamo, e so che anche Susanna è d’accordo con me su questo punto -conclude Egle- di aver inspirato giovani, e soprattutto donne, all’uso della bicicletta. Anche perché, è bene ricordarlo, non c’è niente di pericoloso nel viaggiare da sole, se si prendono i giusti accorgimenti!“.

Ecco dunque la prova (se mai ce ne fosse stato ancora bisogno) che anche le donne sanno pedalare, con costanza, determinazione e divertimento.

Paola Mazzullo

www.paolamazzullo.it

L’articolo è stato pubblicato su Ordine e Libertà del 26 agosto 2016, pag. 18